L’intervento del nostro fondatore, Roberto D’Aponte, alla conferenza stampa sulla canapa industriale, tenutasi ieri in Consiglio Regionale Veneto.

L'informazione
L'informazione
L’intervento del nostro fondatore, Roberto D’Aponte, alla conferenza stampa sulla canapa industriale, tenutasi ieri in Consiglio Regionale Veneto.
Nel corso della sessione del 12 marzo a Vienna, la Commissione delle Nazioni Unite sulle Sostanze Psicotrope (CND) ha approvato, con una maggioranza qualificata, la raccomandazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) di includere l’esaidrocannabinolo (HHC) nella Tabella II della Convenzione sulle Sostanze Psicotrope del 1971.
Il seme di canapa contiene tutti i 20 amminoacidi, inclusi gli 8 essenziali, che il corpo umano non è in grado di produrre autonomamente e deve assumere tramite l’alimentazione. Si tratta di una fonte eccezionale di proteine vegetali facilmente digeribili, che rafforzano il sistema immunitario e aiutano a contrastare le tossine che si accumulano attraverso altri alimenti o l’inquinamento.
La Canapa, come ogni pianta, ha il suo ciclo di vita attraversando diverse fasi ben definite, ognuna delle qualità è essenziale per garantire una crescita sana e una resa ottimale.
La sua sintesi avviene attraverso un processo di idrogenazione, in cui vengono aggiunti quattro atomi di idrogeno alla struttura del CBD. Questo modifica la configurazione chimica del cannabinoide, trasformandolo in una versione più potente e con proprietà differenti rispetto alla molecola di partenza. È importante sottolineare che l’H4CBD non è semplicemente una variante del CBD, ma una nuova entità chimica con caratteristiche uniche.
Il CB9 è un cannabinoide emergente, ancora poco esplorato, che si trova in quantità minime nella pianta di cannabis. Rispetto a composti più noti come il CBD e il THC, la sua presenza è molto più ridotta.
Si forma attraverso la degradazione di altri cannabinoidi, come CBD e THC, grazie a processi chimici naturali all’interno della pianta. A differenza del THC, sembra avere effetti psicoattivi moderati, ma le ricerche su questo aspetto sono ancora agli albori.
La canapa è una delle colture più antiche della storia umana, con oltre 10.000 anni di utilizzo documentato. Per secoli, è stata una risorsa essenziale per numerose civiltà, dalla Cina all’antica Mesopotamia fino al Mediterraneo, offrendo materiali per tessuti, corde, vele, carta e molto altro. Oltre agli usi pratici, i suoi semi ei fiori erano noti per le proprietà terapeutiche.
Il CBD (Cannabidiolo) è un metabolita della Canapa ed è la seconda sostanza più abbondante presente in essa. A differenza del THC (che ha un effetti psicotropi) il CBD non ha effetti psicotropi, ovvero non altera lo stato di coscienza e non produce effetti come “sballo” o euforia anche facendone un uso sproporzionato.
IL Sistema Endocannabinoide (ECS) e i suoi recettori. Un sistema in grado di proteggere il nostro corpo, ma è anche un sistema che noi non alimentiamo mai. Immaginate di avere una Ferrari in garage, con la polvere sopra, perfettamente funzionante ma che non avete mai usato. Questo sistema è potentissimo ma noi non lo sfruttiamo e ci perdiamo moltissimi benefici salutari richiesti dal nostro corpo. L’ ECS guida, protegge e funge da equilibratore perfetto tra corpo e mente.
I terpeni sono composti organici volatili (COV) che si trovano in natura in diverse piante, tra cui la Canapa, gli agrumi, il pino e la lavanda. Sono responsabili dei profumi e degli aromi distintivi di queste piante. Nella Canapa, in particolare, combinati con i metaboliti (CBD, CBG, CBC ecc) hanno svariate proprietà benefiche.