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------> Il Tribunale di Sassari ha emesso un’ordinanza che rappresenta una svolta per il settore della canapa industriale in Italia. Con la decisione n. 32+33/25 del 23 ottobre 2025, i giudici hanno annullato il decreto di convalida del sequestro probatorio e disposto la restituzione di 200 chilogrammi di materiale vegetale – foglie e infiorescenze – e di oltre 6.000 piante di canapa industriale a due coltivatori. Una decisione che ribadisce un principio fondamentale: in assenza di prove che attestino il superamento della soglia legale di THC, la coltivazione di canapa industriale è da considerarsi lecita.

Cos’è il CB9?

Il CB9 è un cannabinoide emergente, ancora poco esplorato, che si trova in quantità minime nella pianta di cannabis. Rispetto a composti più noti come il CBD e il THC, la sua presenza è molto più ridotta.

Si forma attraverso la degradazione di altri cannabinoidi, come CBD e THC, grazie a processi chimici naturali all’interno della pianta. A differenza del THC, sembra avere effetti psicoattivi moderati, ma le ricerche su questo aspetto sono ancora agli albori.

Dal punto di vista chimico, il CB9 condivide alcune somiglianze con il CBD, ma si distingue per una catena laterale composta da cinque atomi di carbonio, mentre il CBD ne ha solo tre. La sua rarità nella pianta e la difficoltà di estrazione lo rendono un composto difficile da reperire sul mercato.

L’eventuale azione psicotropa del CB9 è ancora oggetto di studio e dibattito. Alcune ricerche preliminari ipotizzano che possa avere effetti lievemente simili a quelli del THC, ma con un’intensità inferiore. Tuttavia, altri studi non hanno rilevato proprietà psicoattive significative. La variabilità negli effetti potrebbe dipendere da fattori individuali, come la sensibilità ai cannabinoidi e la modalità di assunzione (orale, sublinguale o inalatoria), che possono influenzarne la biodisponibilità.

Dal punto di vista normativo, la posizione del CB9 è ancora incerta, poiché la maggior parte delle legislazioni sulle sostanze stupefacenti non lo menziona espressamente. La sua commercializzazione è ancora limitata e priva di regolamentazioni chiare.

Per chi fosse interessato a prodotti contenenti CB9, è fondamentale affidarsi esclusivamente a fornitori trasparenti e affidabili, che possano garantire informazioni dettagliate sulla composizione e sulla provenienza del prodotto.

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