Nuovi test antidroga ed esami salivari: quando tempo ci vorrà affinché la Corte Costituzionale faccia decadere la riforma del Codice della Strada?

L'informazione
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Nuovi test antidroga ed esami salivari: quando tempo ci vorrà affinché la Corte Costituzionale faccia decadere la riforma del Codice della Strada?
La legge di riforma del Codice della strada, approvata dal parlamento il 20 novembre e firmata dal Presidente della repubblica il 25, è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale.
Uno dei paradossi incredibili del Nuovo Codice della Strada è qualcosa di straordinario. Con tali leggi si rischia davvero di assistere ad una marea di “fughe” davanti ad una paletta??
“La filiera unita per salvare la canapa italiana”, è con questo claim che Cia-Agricoltori Italiani dà appuntamento al Forum nazionale di settore, organizzato per mercoledì 11 dicembre, alle 14:30, in Auditorium “Giuseppe Avolio (Via Mariano Fortuny, 20).
Un test rapido antidroga può rilevare tracce di fumo passivo? La risposta è no, ma a determinate condizioni.
Cosa prevede il Nuovo Codice della Strada per i pazienti che utilizzano Cannabis Terapeutica?
Claudio Borghi, leghista e Senatore della Repubblica Italiana, presenta le sue teorie sull’assunzione di alcol.
Il Senato ha dato luce verde al Nuovo Codice della Strada con 83 voti a favore e 47 contrari e un astenuto. Entrerà in vigore dopo 15 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, che sarà l’ultimo passo prima della firma del presidente della Repubblica.
Accanto alla formulazione in decotto, la Regione Valle d’Aosta, attraverso l’Assessorato alla Sanità e l’Azienda Sanitaria Locale (USL), ha introdotto anche la possibilità di accedere alla cannabis terapeutica in forma di olio. Questa opzione, considerata più pratica e semplice da assumere, è coperta dal Sistema Sanitario Regionale (SSR).
Secondo quanto comunicato dall’azienda sanitaria, tali farmaci possono essere prescritti esclusivamente dai medici del Servizio di Terapia del Dolore (SSD) mediante ricetta rossa non ripetibile, in conformità con la normativa nazionale. Le preparazioni disponibili sono realizzate dalle farmacie territoriali utilizzando materie prime fornite dallo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare o estratti oleosi standardizzati di fornitori autorizzati dal Ministero della Salute. La quantità massima prescrivibile copre fino a 60 giorni di trattamento.
Il dottor Lorenzo Pasquariello, responsabile del SSD Terapia del Dolore, sottolinea l’importanza di questa nuova formulazione:
“L’olio di cannabis era molto atteso, soprattutto da pazienti che hanno difficoltà nella deglutizione o trovano il decotto poco gradevole. Questa preparazione consente un dosaggio preciso e una maggiore praticità, poiché può essere assunto direttamente in gocce o distribuito su un alimento, come una fetta di pane. Inoltre, rispetto al decotto, che richiede prescrizioni ogni 30 giorni, l’olio permette un trattamento continuativo fino a 60 giorni.”
La cannabis terapeutica è disponibile con copertura SSR in Valle d’Aosta dal 2017, inizialmente solo in forma di decotto. Tuttavia, il dottor Pasquariello chiarisce un aspetto cruciale della terapia:
“La cannabis non è un antidolorifico diretto. Il suo effetto nel trattamento del dolore si basa principalmente sul rilassamento muscolare, che nel tempo porta a un sollievo indiretto. È fondamentale non fraintendere questa caratteristica: spesso i pazienti la richiedono senza una reale comprensione del suo meccanismo d’azione, magari dopo averne sentito parlare da conoscenti o medici. L’accesso alla terapia, dunque, non è automatico, ma subordinato a una valutazione specialistica.”
Per poter ottenere la prescrizione, il paziente deve sottoporsi a una visita presso il Servizio di Terapia del Dolore, presentando tutta la documentazione medica necessaria. La cannabis terapeutica viene prescritta solo in presenza di specifiche condizioni, tra cui:
L’introduzione della formulazione in olio rappresenta quindi un passo avanti nell’accessibilità e nell’efficacia della terapia, offrendo ai pazienti un’alternativa più gestibile rispetto al decotto e garantendo un trattamento più personalizzato.
Cosa succederebbe se l’art. 18 del DDL Sicurezza venisse approvato? Quali sarebbero le azioni da intraprendere?