Un paradosso che ha dell’incredibile. Da più di un anno e in più occasioni, il TAR del Lazio ha sospeso il decreto che prevederebbe l’inserimento delle “estrazioni di CBD (cannabidiolo) ad uso orale” (estrazioni che derivano dalla canapa industriale) nella tabella dei farmaci stupefacenti, quindi di fatto dichiarandolo NON STUPEFACENTE, quindi privo di qualsiasi effetto drogante.
