Le prime 48 ore di controlli con il Nuovo Codice della Strada hanno dimostrato tutta l’insensatezza logica di tale norma.

L'informazione
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Le prime 48 ore di controlli con il Nuovo Codice della Strada hanno dimostrato tutta l’insensatezza logica di tale norma.
Nuovi test antidroga ed esami salivari: quando tempo ci vorrà affinché la Corte Costituzionale faccia decadere la riforma del Codice della Strada?
La legge di riforma del Codice della strada, approvata dal parlamento il 20 novembre e firmata dal Presidente della repubblica il 25, è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale.
Il Senato ha dato luce verde al Nuovo Codice della Strada con 83 voti a favore e 47 contrari e un astenuto. Entrerà in vigore dopo 15 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, che sarà l’ultimo passo prima della firma del presidente della Repubblica.
Dal 2025 sarà aggiunta un’estrazione settimanale ai giochi del Lotto e del Superenalotto, ovvero due dei giochi d’azzardo più diffusi in Italia.
La Commissione Ambiente del Senato ha approvato il nuovo Codice della Strada, che ora attende il voto dell’Aula per l’approvazione definitiva. Tra le disposizioni più controverse, il provvedimento introduce norme particolarmente restrittive nei confronti dei consumatori di cannabis, prevedendo il ritiro automatico della patente per chiunque risulti positivo ai test, indipendentemente dalla sua effettiva alterazione psico-fisica al momento del controllo.
Il 22 ottobre 2009 a Roma moriva Stefano Cucchi in seguito al pestaggio violento da parte di due carabinieri. Stefano fu portato in caserma dopo essere stato arrestato per 20 grammi di Hashish. In seguito fu picchiato in modo selvaggio dagli agenti e mori pochi giorni dopo in ospedale.
Nel biennio 2022-2023, con la cosiddetta “Guerra alla Droga” promossa dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, si è registrato un incremento del consumo di sostanze stupefacenti in Italia.
Il governo ha depositato un nuovo decreto che prevede l’inserimento del CBD ad uso orale tra i medicinali stupefacenti. Nonostante il Tar debba ancora esprimersi a riguardo, il governo Meloni ci riprova; dopo aver proposto un emendamento per vietare la coltivazione di infiorescenze di canapa industriale, adesso ritorna sulle estrazioni di CBD.
Una “guerra alla droga” condotta dallo Stato senza una reale strategia di tutela, che finisce per risultare inefficace e controproducente.