Non è il primo articolo che proponiamo sul terrorismo mediatico o sulle fake news. Ormai è diventato davvero triste e sconfortante leggere ogni giorno un nuova fake news o notizia carica di terrore inutile.

L'informazione
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Non è il primo articolo che proponiamo sul terrorismo mediatico o sulle fake news. Ormai è diventato davvero triste e sconfortante leggere ogni giorno un nuova fake news o notizia carica di terrore inutile.
utti i cittadini dello stato di New York che sono stati arrestati per possesso di piccole quantità cannabis, avranno la possibilità di cancellare completamente i precedenti penali relativi alla propria condanna, senza lasciare nessuna traccia.
Ogni giorno emergono nuove “soluzioni miracolose” per rispondere ai più svariati malesseri, ma spesso la risposta più semplice è anche quella più efficace: tornare alla natura.
Come? Non serve essere esperti: basta riscoprire le scelte essenziali che l’umanità ha sempre adottato. E nel frattempo, è utile approfondire certi argomenti e tenersi aggiornati sulle scoperte scientifiche che li riguardano.
Dopo aver letto articoli preoccupanti sui danni polmonari derivanti dall’uso di cannabis, come quello pubblicato dall’Agi e da Meteo Web, abbiamo deciso di esaminare più approfonditamente il legame tra cannabis e salute polmonare. L’Agi, nel suo articolo intitolato “Cannabis e problemi respiratori: un pericolo ancora troppo sottovalutato”, fa riferimento a uno studio turco presentato al Congresso Europeo di Salute Respiratoria. Questo studio ha esaminato un gruppo di adolescenti che usavano cannabis mista a tabacco per 4 anni, confrontando i risultati con quelli di non fumatori. Naturalmente, i dati dei fumatori erano peggiori, ma il problema risiede nel fatto che la ricerca ha analizzato l’uso combinato di cannabis e tabacco, non separatamente. Quindi, i danni riscontrati non possono essere attribuiti esclusivamente alla cannabis, un po’ come se si accusasse l’acqua di essere pericolosa dopo averla mescolata con la candeggina.
Il Decreto Mipaaf del 23 luglio 2020 ha incluso la “canapa sativa infiorescenza” destinata a usi estrattivi tra le piante officinali ammesse al mercato agevolato o ai fondi di mutualizzazione per l’anno 2020.
Sembra che la legalizzazione della cannabis non sia ancora una priorità per l’Italia. In particolare, l’opposizione, con la destra in prima linea, continua a fare della lotta al proibizionismo e alla guerra contro gli spacciatori il fulcro delle proprie battaglie politiche, spesso amplificate tramite post sui social in tono aggressivo. Anche il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle, che in passato contavano tra le proprie fila diversi sostenitori della legalizzazione, oggi sembrano poco inclini a mettere il tema in cima all’agenda politica.
La Canapa avanza, e con lei avanza il miglioramento nella vita delle persone. Purtroppo non avanza il governo italiano che puntualmente si gira dall’altra parte davanti ad un potenziale forse mai visto prima. Negli articoli precedenti abbiamo spiegato il valore del CBD correlato al Sistema Endocannabinoide e i principali benefici su determinati fastidi o patologie.
Il Comune di Milano chiederà al ministero della Salute di produrre a livello locale il principio attivo derivante dalla cannabis a scopo terapeutico, e intanto domani alle 18 in piazza San Babila ci sarà anche l’assessore alla Partecipazione Lorenzo Lipparini per la manifestazione “Meglio Legale”, la campagna di iniziativa pubblica per la legalizzazione della cannabis e la decriminalizzazione dell’uso delle altre sostanze.
L’Italia è un paese ricco di creatività e ingegno, dove la passione per la vita si esprime in mille sfaccettature. Dalla moda al cibo, dall’arte all’industria, gli italiani hanno sempre dimostrato una grande capacità di innovare e di adattarsi ai cambiamenti. Questa creatività è radicata nella nostra storia e nella nostra cultura, e rappresenta una delle nostre più grandi ricchezze.
In Italia OGNI GRAMMO di Cannabis sequestrato costa mediamente alle casse dello stato (quindi di tutti noi contribuenti) 500€. È da quanto emerso dall’operazione ridicola e senza senso messa in atto dallo stato. Operazione “Scuole sicure” costata circa 4 milioni di euro, che ha portato al sequestro complessivo di 14 chilogrammi di Cannabis ma che soprattutto non ha reso per nulla le scuole più sicure e tantomeno ne ha troncato l’utilizzo da parte dei giovani studenti. D’altronde è risaputo da oltre mezzo secolo che la repressione non funziona e non funzionerà mai. Lo conferma anche il presidente dei centri di recupero italiani che ha più volte condannato la repressione messa in atto dalle nostre forze politiche sull’argomento in questione.