Cosa prevede il Nuovo Codice della Strada per i pazienti che utilizzano Cannabis Terapeutica?

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Cosa prevede il Nuovo Codice della Strada per i pazienti che utilizzano Cannabis Terapeutica?
Claudio Borghi, leghista e Senatore della Repubblica Italiana, presenta le sue teorie sull’assunzione di alcol.
Il Senato ha dato luce verde al Nuovo Codice della Strada con 83 voti a favore e 47 contrari e un astenuto. Entrerà in vigore dopo 15 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, che sarà l’ultimo passo prima della firma del presidente della Repubblica.
Accanto alla formulazione in decotto, la Regione Valle d’Aosta, attraverso l’Assessorato alla Sanità e l’Azienda Sanitaria Locale (USL), ha introdotto anche la possibilità di accedere alla cannabis terapeutica in forma di olio. Questa opzione, considerata più pratica e semplice da assumere, è coperta dal Sistema Sanitario Regionale (SSR).
Secondo quanto comunicato dall’azienda sanitaria, tali farmaci possono essere prescritti esclusivamente dai medici del Servizio di Terapia del Dolore (SSD) mediante ricetta rossa non ripetibile, in conformità con la normativa nazionale. Le preparazioni disponibili sono realizzate dalle farmacie territoriali utilizzando materie prime fornite dallo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare o estratti oleosi standardizzati di fornitori autorizzati dal Ministero della Salute. La quantità massima prescrivibile copre fino a 60 giorni di trattamento.
Il dottor Lorenzo Pasquariello, responsabile del SSD Terapia del Dolore, sottolinea l’importanza di questa nuova formulazione:
“L’olio di cannabis era molto atteso, soprattutto da pazienti che hanno difficoltà nella deglutizione o trovano il decotto poco gradevole. Questa preparazione consente un dosaggio preciso e una maggiore praticità, poiché può essere assunto direttamente in gocce o distribuito su un alimento, come una fetta di pane. Inoltre, rispetto al decotto, che richiede prescrizioni ogni 30 giorni, l’olio permette un trattamento continuativo fino a 60 giorni.”
La cannabis terapeutica è disponibile con copertura SSR in Valle d’Aosta dal 2017, inizialmente solo in forma di decotto. Tuttavia, il dottor Pasquariello chiarisce un aspetto cruciale della terapia:
“La cannabis non è un antidolorifico diretto. Il suo effetto nel trattamento del dolore si basa principalmente sul rilassamento muscolare, che nel tempo porta a un sollievo indiretto. È fondamentale non fraintendere questa caratteristica: spesso i pazienti la richiedono senza una reale comprensione del suo meccanismo d’azione, magari dopo averne sentito parlare da conoscenti o medici. L’accesso alla terapia, dunque, non è automatico, ma subordinato a una valutazione specialistica.”
Per poter ottenere la prescrizione, il paziente deve sottoporsi a una visita presso il Servizio di Terapia del Dolore, presentando tutta la documentazione medica necessaria. La cannabis terapeutica viene prescritta solo in presenza di specifiche condizioni, tra cui:
L’introduzione della formulazione in olio rappresenta quindi un passo avanti nell’accessibilità e nell’efficacia della terapia, offrendo ai pazienti un’alternativa più gestibile rispetto al decotto e garantendo un trattamento più personalizzato.
Cosa succederebbe se l’art. 18 del DDL Sicurezza venisse approvato? Quali sarebbero le azioni da intraprendere?
L’Azienda Sanitaria Locale USL 2 di Treviso ha avviato un’iniziativa del Dipartimento per le Dipendenze che solleva numerose perplessità in termini di efficacia e razionalità, oltre a rappresentare un potenziale spreco di risorse pubbliche.
Se l’Articolo 18 dovesse essere approvato, comporterebbe l’eliminazione della canapa industriale dal mercato italiano?
Con una recente ordinanza, in linea con quanto già stabilito il mese scorso, il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) del Lazio ha confermato la sospensione del decreto emanato dal Ministero della Salute, il quale prevedeva l’inserimento delle formulazioni orali contenenti cannabidiolo (CBD) nella tabella delle sostanze stupefacenti.
Dal 2025 sarà aggiunta un’estrazione settimanale ai giochi del Lotto e del Superenalotto, ovvero due dei giochi d’azzardo più diffusi in Italia.
La Commissione Ambiente del Senato ha approvato il nuovo Codice della Strada, che ora attende il voto dell’Aula per l’approvazione definitiva. Tra le disposizioni più controverse, il provvedimento introduce norme particolarmente restrittive nei confronti dei consumatori di cannabis, prevedendo il ritiro automatico della patente per chiunque risulti positivo ai test, indipendentemente dalla sua effettiva alterazione psico-fisica al momento del controllo.