ITALIA

Furti e distruzione nei campi di canapa: parla l’azienda agricola Orti Castello

La terra sarda è stata da sempre una fucina di storie di fatica e dedizione, ma anche di ingiustizie. I furti nei campi di canapa sono una piaga amara per chi Coltiva. Stavolta, a narrarne un capitolo amaro è l’azienda agricola Orti Castello, una realtà rinomata e seria nel panorama isolano e nazionale, che ha visto il frutto di anni di duro lavoro svanire in una notte, o meglio, in una notte di spudorato furto. Il loro campo di canapa industriale, un orgoglio per l’azienda e un simbolo di innovazione agricola, è stato svaligiato.

Un furto senza precedenti

Non si tratta del solito piccolo furto notturno. Qui, la gravità e la sfrontatezza dell’atto superano ogni limite. A descrivere l’accaduto è uno dei titolari, Massimiliano, la cui voce porta il peso di un’ingiustizia che tocca l’anima. “Stavolta hanno proprio esagerato”, racconta con un misto di rabbia e amarezza. “Hanno deciso che del primo raccolto utile noi non avremmo visto più nulla. Noi lavoriamo, e loro raccolgono.” Un gesto che non è solo un danno economico, ma un vero e proprio affronto alla dignità del lavoro.

L’audacia dei ladri ha raggiunto livelli inimmaginabili. Per assicurarsi un accesso comodo e rapido, hanno appiccato il fuoco a un campo adiacente. “L’affronto è particolarmente grave, in qualche modo imbarazzante, la spudoratezza con cui hanno fatto tutto. Hanno appiccato il fuoco al campo a fianco, esattamente per essere sicuri di poter entrare con un mezzo grosso per fare man bassa di quello che hanno trovato”, spiega Massimiliano. Una mossa premeditata e calcolata, che rivela una profonda mancanza di rispetto non solo per la proprietà altrui, ma per l’ambiente stesso.

Un simbolo di resilienza

Nel campo devastato, una sola pianta è rimasta in piedi, intatta. È diventata il simbolo di questa triste vicenda, ma anche della risposta dell’azienda che sui canali social ha pubblicato una foto di questa pianta solitaria con un messaggio potente: “A volte sentirsi soli è una ferita, altre volte è un dono. Questa pianta è il simbolo di chi non si arrende, di chi resta saldo nonostante tutto. E noi, come lei, andiamo avanti.”

Questo non vuole essere un piagnisteo. È un grido di battaglia, un inno alla resilienza. Orti Castello non si piega di fronte a un’azione così vigliacca. Il furto ha portato via anni di sforzi e investimenti, ma non ha potuto rubare la forza d’animo, la passione per la terra e la determinazione a continuare. L’azienda si rialzerà, ripartirà, e farà in modo che la prossima volta, i frutti del loro lavoro non finiscano in mani indegne. Questa vicenda diventa così la storia di tutti coloro che non si lasciano definire dalle avversità, ma che, al contrario, le trasformano in trampolini di lancio per una forza ancora più grande.

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