ITALIA

Weed Mom: il libro scritto da una mamma sui benefici dell’erba

Se usata con equilibrio e non esclusivamente per divertimento, la cannabis potrebbe offrire diversi vantaggi per la salute e la gestione della quotidianità. Ne è convinta Danielle Simone Brand, 45 anni, scrittrice californiana che vive con il marito e i due figli adolescenti di 12 e 14 anni. Tra lavoro, famiglia e impegni domestici, racconta che l’uso consapevole di marijuana l’ha aiutata a diventare «una madre migliore».

Autrice del libro Weed Mom (Mamma dell’erba), Danielle ha raccolto le opinioni di esperti e medici sull’uso della cannabis a scopo non solo ricreativo. In California, dove vive, la sostanza è legale, e lei stessa ha iniziato a consumarla intorno ai 30 anni, scoprendone – a suo dire – numerosi benefici.

Miglioramento del sonno

Secondo Danielle, la cannabis è un valido aiuto per rilassarsi la sera e favorire un riposo più lungo e profondo:

«Può davvero agevolare l’addormentamento e aiutare a rimanere addormentati più a lungo» – racconta al The Mirror.
Allo stesso tempo, sottolinea che non tutti reagiscono nello stesso modo e che è fondamentale trovare il giusto equilibrio e dosaggi personali.

Un’alternativa all’alcol

La scrittrice paragona l’uso moderato di cannabis al consumo abituale di vino o alcolici. Secondo lei, questi ultimi hanno un impatto decisamente più pesante sull’organismo rispetto alla marijuana.

«Con la dose giusta, la cannabis è molto più delicata sul corpo, mentre l’alcol può provocare sbalzi glicemici, postumi della sbornia, disidratazione e danni al fegato nel lungo periodo».
La sua regola personale è chiara: non consumarla mai davanti ai figli.

Cura di sé e attività fisica

Un altro beneficio, spiega Danielle, è la capacità della cannabis di incoraggiare attività fisiche leggere come yoga, danza o trekking.
Invece di passare tempo davanti a uno schermo, l’uso della sostanza la spinge a muoversi e a rafforzare la connessione con il proprio corpo:

«Amplifica i sensi e sostiene movimenti delicati, favorendo una cura di sé più naturale».

Sollievo dal dolore

Per i disturbi femminili e dolori di vario tipo, Danielle considera la cannabis un’alternativa più delicata rispetto a farmaci comuni come l’ibuprofene.
Oltre a ridurre il dolore, afferma che aiuta anche a mantenere un umore migliore e a rendere più piacevole l’attività fisica, con effetti positivi sul benessere generale.

Vita sessuale più appagante

Infine, la cannabis – aumentando la sensibilità dei sensi e riducendo lo stress mentale – può migliorare anche la sfera sessuale. Danielle precisa però che tutto dipende dalla consapevolezza nell’uso:

«Non significa cercare lo sballo continuo, ma utilizzare la cannabis come uno strumento per stare meglio, vivere con più equilibrio e aumentare la qualità della propria vita».

ultimi articoli

Salvini e la politica dei dati: ma solo quando conviene

Cannabidivarina (CBDV): un cannabionide molto interessante

La storia criminale di Franco Meloni: il narcotrafficante

La regione Puglia a sostegno della canapa industriale