Mentre in Italia una Giorgia Meloni isterica e repressa, continua la sua caccia alle streghe perseguendo la cannabis, gli altri Stati europei avanzano verso il progresso normando e legalizzando la produzione e l’utilizzo di questa pianta.

L'informazione
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Mentre in Italia una Giorgia Meloni isterica e repressa, continua la sua caccia alle streghe perseguendo la cannabis, gli altri Stati europei avanzano verso il progresso normando e legalizzando la produzione e l’utilizzo di questa pianta.
Il Regno Unito, nonostante le rigide restrizioni sulla coltivazione delle piante, si è affermato come il secondo mercato più grande al mondo per i prodotti a base di CBD. Spinto dalla pandemia, questo settore – noto per i suoi potenziali benefici per il benessere – sta vivendo una rapida crescita nel Paese.
Un recente rapporto della Cannabis Policy, Education And Regulator (CPEAR), una coalizione statunitense impegnata nella regolamentazione e nella sensibilizzazione sulla cannabis, ha evidenziato che la legalizzazione non è associata a un aumento del consumo giovanile. Questo documento, sostenuto anche da aziende leader nei settori del tabacco e dell’alcol, fornisce inoltre indicazioni utili ai decisori politici per prevenire l’uso improprio della cannabis tra i più giovani.
La celebre cestista statunitense Brittney Griner è stata arrestata in Russia poco prima dello scoppio del conflitto, un episodio che potrebbe ora intensificare le tensioni internazionali. L’accusa mossa nei suoi confronti riguarda il traffico di stupefacenti: nel suo bagaglio sarebbe stato rinvenuto un vaporizzatore contenente un olio di cannabis di natura non specificata.
Il suo lavoro spazia dall’etica delle donazioni anatomiche alle scelte morali della medicina durante la pandemia, fino all’analisi delle motivazioni dei no Green pass e allo studio di un mercato regolamentato per la cannabis. Spitale, che si definisce «un giramondo» dopo aver vissuto tra Italia, Germania e Svizzera, è uno dei tanti ricercatori italiani che hanno trovato opportunità all’estero.
Entro il 2026, il Messico e la Germania saranno i principali motori della crescita delle vendite internazionali. Secondo una recente previsione quinquennale della società di analisi di mercato BDSA*, il settore globale della cannabis è destinato a superare i 35 miliardi di dollari di vendite quest’anno, registrando un incremento del 22% rispetto ai 29 miliardi di dollari del 2021.
In un annuncio senza precedenti, la National Football League (NFL) ha stanziato 1 milione di dollari per finanziare la ricerca sul ruolo della cannabis nella gestione del dolore. Questa decisione arriva a pochi mesi dalla dichiarazione congiunta della NFL e della Players’ Association (NFLPA) riguardo a uno studio mirato a valutare l’efficacia della cannabis e del CBD come alternativa agli oppioidi. Le due organizzazioni hanno ora selezionato due gruppi di ricerca per approfondire questa tematica.
È trascorso un anno dall’entrata in vigore della Misura 110 in Oregon, rendendo questo stato il primo negli Stati Uniti a depenalizzare l’uso di tutte le droghe e a investire fondi pubblici in politiche di riduzione del danno. In altre parole, proprio nel paese che ha orchestrato la guerra alla droga degli ultimi 50 anni su scala globale, l’Oregon ha scelto di cambiare rotta, affrontando il consumo di stupefacenti come una questione sociale e sanitaria anziché come un crimine da combattere con la repressione.
Una ricerca dell’Università di Chicago ha rilevato che il CBD potrebbe inibire l’infezione da COVID-19 in cellule umane e topi. Tuttavia, gli autori sottolineano che questi effetti sono stati osservati solo con dosi elevate di CBD purificato, non con prodotti commerciali. Pertanto, l’uso di prodotti a base di CBD non è raccomandato per la prevenzione del COVID-19.
Nel 2013, l’Uruguay è entrato nella storia come il primo paese al mondo a legalizzare la cannabis per uso ricreativo. Questa pietra miliare ha riguardato la legalizzazione di coltivazione, possesso, consumo e vendita attraverso club e farmacie autorizzate per i residenti.