Ci sono voluti sei anni di processo, più di 7 mila pagine di inchiesta giudiziaria, oltre mezza tonnellata di infiorescenze, circa 20 litri d’olio CBD e sito web sequestrati, nonchè la cancellazione dell’attività dalla camera di commercio

L'informazione
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Ci sono voluti sei anni di processo, più di 7 mila pagine di inchiesta giudiziaria, oltre mezza tonnellata di infiorescenze, circa 20 litri d’olio CBD e sito web sequestrati, nonchè la cancellazione dell’attività dalla camera di commercio
Luca Marola, pioniere della cannabis light in Italia con il marchio “easyjoint”, dopo anni di processo, ha parlato per la prima volta in aula a Parma.
L’ultima udienza si terrà il 29 maggio, la fine del processo piú grande nel nostro paese in materia di cannab1s light. Le sensazioni appaiono positive, anche se ad oggi il nostro sistema giudiziario, a riguardo, non smette mai di sorprenderci, purtroppo negativamente. Un processo che è apparso fin da subito simbolo dell’attacco dello Stato nei confronti del settore piú discusso degli ultimi anni.