Alla fine giugno 2024, l’associazione Meglio Legale ha depositato le firme per la proposta di legge, presentata in Senato l’anno prima, ispirata al modello tedesco per regolamentare la cannabis.

L'informazione
L'informazione
Alla fine giugno 2024, l’associazione Meglio Legale ha depositato le firme per la proposta di legge, presentata in Senato l’anno prima, ispirata al modello tedesco per regolamentare la cannabis.
La Repubblica Ceca è pronta a fare un passo significativo verso una politica più moderna sulla cannabis. Una proposta di riforma del codice penale, attualmente in fase di approvazione definitiva, prevede la legalizzazione della coltivazione domestica della pianta: ogni nucleo familiare potrà coltivare fino a tre piante di cannabis, segnando un cambiamento importante nel trattamento legale della sostanza.
La Slovenia si prepara a compiere un passo importante nella riforma delle sue politiche sulla cannabis, puntando a diventare entro la fine dell’anno il quarto Paese europeo — dopo Malta, Lussemburgo e Germania — ad autorizzare la coltivazione personale e l’uso privato della pianta.
Affetto da artrite reumatoide, aveva deciso di coltivare cannabis durante la pandemia, quando le farmacie non riuscivano a garantire la fornitura dei farmaci di cui aveva bisogno. La vicenda giudiziaria di un 45enne di Supersano, nel Salento, si è conclusa con un’assoluzione, nonostante la richiesta di condanna a otto mesi avanzata dall’accusa.
La Corte d’Appello di Milano ha ribaltato il verdetto di primo grado che aveva condannato una donna a 16 mesi di reclusione. In seconda istanza, i giudici hanno pronunciato un’assoluzione con formula piena, riconoscendo che l’utilizzo della sostanza era essenziale per il trattamento della sua grave patologia caratterizzata da dolori cronici.
Cristian Filippo, un paziente calabrese affetto da fibromialgia, era stato accusato di coltivare illegalmente due piante di cannabis, ma è stato completamente assolto con la formula “il fatto non sussiste”.
Assistito dall’avvocato Gianmichele Bosco, con il supporto di Meglio Legale, Filippo rischiava una condanna fino a sei anni di carcere. Tuttavia, il giudice ha riconosciuto che la sua coltivazione era destinata esclusivamente a scopi terapeutici, per far fronte alla difficoltà di reperire cannabis medica.
Un uomo, disoccupato a causa della pandemia, si è trovato di fronte a un dilemma: curarsi con la cannabis prescritta dal medico, ma con un costo di 840 euro al mese, oppure coltivare la propria erba. La seconda opzione, però, gli è costata cara: sequestro di tutto il raccolto e denuncia penale.