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------> Il Tribunale di Sassari ha emesso un’ordinanza che rappresenta una svolta per il settore della canapa industriale in Italia. Con la decisione n. 32+33/25 del 23 ottobre 2025, i giudici hanno annullato il decreto di convalida del sequestro probatorio e disposto la restituzione di 200 chilogrammi di materiale vegetale – foglie e infiorescenze – e di oltre 6.000 piante di canapa industriale a due coltivatori. Una decisione che ribadisce un principio fondamentale: in assenza di prove che attestino il superamento della soglia legale di THC, la coltivazione di canapa industriale è da considerarsi lecita.

La sperimentazione in Ticino bocciata dalla maggioranza, ma..

Bocciata la proposta di avviare una sperimentazione in Ticino riguardante l’uso della cannabis ricreativa. Il “no” è arrivato dalla maggioranza del Gran Consiglio, formata da Lega, Udc e Centro. Questo significa che il progetto, che mirava a coinvolgere il Cantone in un’iniziativa pilota, non andrà avanti. La mozione, presentata dai socialisti, suggeriva che il Cantone potesse farsi promotore di tale progetto. Tuttavia, per la maggioranza parlamentare, composta da Centro, Lega e Udc, ci sono altre priorità da affrontare, considerando che ci sono già sperimentazioni in corso e che la questione è di competenza federale.

Durante il dibattito, la deputata dei Verdi Giulia Petralli ha sollevato una questione importante riguardo alla necessità di continuare con l’attuale normativa, mentre sempre più Paesi stanno regolamentando l’uso della cannabis, oppure di avviare una vera regolamentazione della produzione, distribuzione e utilizzo della sostanza. Ha sottolineato che i progetti pilota hanno diversi obiettivi, tra cui l’analisi dell’impatto sulla salute pubblica e la valutazione di come un mercato regolamentato possa influenzare la prevenzione, la riduzione del danno e la qualità dei prodotti. Inoltre, si intende osservare le dinamiche di mercato e come cambino consumo e distribuzione con l’introduzione di un modello controllato.

Maurizio Agustoni, del Centro, ha risposto dicendo: “In realtà stiamo decidendo se vogliamo che lo Stato avvii un terzo progetto di sperimentazione, nonostante ci siano già privati che hanno iniziato delle iniziative in Ticino. Abbiamo già avuto esperienze di sperimentazione: accontentiamoci di quelle esistenti. La situazione finanziaria non è delle migliori, quindi evitiamo di caricare l’amministrazione cantonale con il compito di distribuire cannabis in Ticino.”

I progetti privati

I progetti privati sono comunque pronti per essere avviati. Uno di questi è il progetto “Cannabis in Ticino” ha ottenuto il via libera dal Comitato etico cantonale, segnando un passo importante verso la regolamentazione della cannabis nella regione. Questa iniziativa congiunta tra la società svizzera TiCann e l’Università di San Gallo mira a valutare l’impatto della regolamentazione sulla popolazione locale.

guarda il video sull’argomento di Radio Televisione Svizzera – RSI

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