La Commissione Europea ha avviato un’indagine per verificare se le disposizioni contenute nel Ddl Sicurezza in materia di canapa siano conformi ai trattati e alle normative dell’Unione Europea. L’annuncio è stato dato dall’eurodeputata Valentina Palmisano (Movimento 5 Stelle).
“Siamo estremamente soddisfatti della risposta della commissaria Kyriakides alla mia interrogazione, con la quale ho denunciato le restrizioni imposte dall’articolo 18 del Ddl Sicurezza. Questo articolo assimila erroneamente la cannabis light alle droghe, andando contro quanto stabilito dalla Corte di Giustizia dell’UE”, ha dichiarato Palmisano in una nota del 9 ottobre 2024.
Secondo l’eurodeputata, l’esecutivo europeo ha ricevuto conferma di aver numerose segnalazioni riguardanti sia l’emendamento 13.06 del Ddl Sicurezza – che limita la commercializzazione delle infiorescenze di canapa e dei prodotti che le contengono – sia il Decreto del 27 giugno 2024, che disciplina l’uso del cannabidiolo come principio attivo farmaceutico nei prodotti per uso orale.
“L’indagine è attualmente in corso, e auspichiamo che venga fatta giustizia per un settore di grande rilievo per l’economia italiana. In Italia iniziano circa 3.000 aziende agricole e 20.000 professionisti nel comparto della canapa, un settore che merita tutela e riconoscimento”, ha aggiunto Palmisano.
L’eurodeputata ha inoltre sottolineato la necessità di proteggere le numerose aziende attive nel Sud Italia, come dimostrato dalle recenti manifestazioni in regioni come la Puglia, in particolare a Brindisi. “Come Movimento 5 Stelle ci impegneremo affinché queste imprese possano continuare a operare senza restrizioni ingiustificate”, ha concluso.