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------> Il Tribunale di Sassari ha emesso un’ordinanza che rappresenta una svolta per il settore della canapa industriale in Italia. Con la decisione n. 32+33/25 del 23 ottobre 2025, i giudici hanno annullato il decreto di convalida del sequestro probatorio e disposto la restituzione di 200 chilogrammi di materiale vegetale – foglie e infiorescenze – e di oltre 6.000 piante di canapa industriale a due coltivatori. Una decisione che ribadisce un principio fondamentale: in assenza di prove che attestino il superamento della soglia legale di THC, la coltivazione di canapa industriale è da considerarsi lecita.

Blitz, controlli e retate.. ma è tutta “fuffa”

Continua la finta “lotta alla droga” del governo italiano che non porta a nessun risultato concreto e incide solo in modo negativo sulla vita dei “pesci piccoli” presi con le mani nel sacco.

Sia chiaro, non incitiamo in alcun modo all’utilizzo o allo spaccio di sostanze stupefacenti, ma ribadiamo solo come “lo sforzo” dello Stato nel contrastare l’utilizzo di sostanze stupefacenti sia del tutto illogico e poco produttivo, anche sei titoli di giornale manifestano sempre operazioni in stile “arrestato di Pablo Escobar”.

A Milazzo, in provincia di Messina, i poliziotti del Commissariato di P.S. di Milazzo, unitamente al Reparto Cinofili della Questura di Reggio Calabria, hanno proceduto al sequestro di sostanze stupefacenti, circa 3 grammi di cocaina e 60 grammi di marijuana, nonché di bilancini di precisione, rinvenuti in due abitazioni e all’interno di un’attività commerciale site a Milazzo. Denunciate tre persone.

A Rovigo, invece, è intervenuta la Guardia di Finanza e un 23enne è stato trovato in possesso di 26 grammi di hashish, un 52enne in possesso di una siringa contenente cocaina liquidahashish per circa 43 grammi oltre a modiche quantità di altra sostanza verosimilmente stupefacente ma non ancora identificata”.

Questi sono solo due esempi. Migliaia di euro di soldi pubblici spesi per sequestrare nemmeno 200 grammi di sostanze stupefacenti. La criminalità che non subisce alcun dannogli acquirenti continueranno comunque ad utilizzare le sostanze, e le uniche vite rovinate saranno quelle dei denunciati, i “pesci piccoli”.

Lo Stato dovrebbe investire nell’educazione sensibilizzazione verso l’utilizzo di droghe invece di reprimerle inutilmente. D’altronde con l’alcool (17.000 morti all’anno in Italia) si comporta in questo modo, vendendolo tramite il Monopolio di Stato e spendendo milioni per sensibilizzarne l’uso moderato.

Siamo stanchi di questa ipocrisia.
È tutta “fuffa”.

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