Samuele Guiotto, 43 anni, è esasperato dai continui furti che minacciano la sua coltivazione legale di cannabis avviata lo scorso maggio lungo la Priabonese, a Cornedo. Le piante, utilizzate in vari settori come quello terapeutico, cosmetico e tessile, sono regolarmente coltivate con tutte le autorizzazioni necessarie. Tuttavia, la situazione diventa critica al calare della sera.
“Dopo tanti furti, sempre denunciati ai carabinieri, proteggere il raccolto è diventato un incubo”, afferma Guiotto. Per cercare di mettere in sicurezza la sua proprietà, ha già installato una recinzione metallica simile a quella di un cantiere, ma le intrusioni continuano a verificarsi, sia di notte che, in alcuni casi, persino di giorno.
Per difendere il suo lavoro e poter finalmente riposare con serenità, Guiotto sta valutando di assumere una guardia notturna e di installare un sistema di videosorveglianza. “Non dormo la notte per proteggere la coltivazione. Servono ulteriori misure di sicurezza per evitare che il raccolto venga distrutto o rubato”, sottolinea.